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PAINT
Mi pensi… e tu già spalanchi le gambe,
Ti schiudi e dispieghi come una vela
Smaniosa di vento nell’aria che langue,
Come il cavalletto che regge una tela
Che brama il pennello vivo che incombe,
Lo immagini e già mi implori la sua arte,
Vuoi essere incisa come un’acquaforte,
Che l’inchiostro acceso ti rimanga addosso,
Il suo marchio infuocato resti lì impresso,
Che le tinte viscose della cera ardente
Deflorino il candore in modo potente…
Mi guardi e i pigmenti esondano a frotte
Tra spruzzi e schizzi impastati nel latte,
Gli occhi ti supplicano di essere forte,
Le labbra mi pregano di farti compiuta,
Il capolavoro di una donna inerte
Che solo domanda senza essere avuta,
E allora il ritratto mi nasce un accrocchio
Perché come posso diventare un pittore,
Come posso… elevarti a opera d’arte
Se per tutta la vita ho dipinto l’amore
E l’amore però mi ha lasciato in disparte?
